Mostra Pittura Guerra Ricostruzione lug2018La Mostra Estiva alla Casa del Popolo
INAUGURAZIONE sabato 14 luglio ore 21
ingresso libero


LA PITTURA IN ITALIA TRA GUERRA E RICOSTRUZIONE


La mostra sarà aperta fino al 2 settembre 2018
Auditorium Casa del Popolo via Don Veneziani, 64 Ri"ergaro (Piacenza)
mer, gio, ven: 21:00-23:00; sab, dom, festivi: 17:00-19:00 21:00-23:00

 

 

La mostra spiegata, 2 appuntamenti:

  • 28 luglio ore 21 serata con Gabriele Dadati: "Bruno Cassinari", gli artisti di Corrente e la pittura dopo la II guerra mondiale
  • 1 settembre ore 21 serata con Ivo Iori "Realismo, astrattismo e informale negli anni Quaranta e Cinquanta in Italia"



Il progetto espositivo nasce dalla volontà  di indagare artisticamente il decennio storico che comprende lo scoppio della guerra e la sua risoluzione con la Liberazione. La guerra e l’attualità  sociale e politica non erano sempre presenti nella pittura in modo diretto, ma influenzarono e influenzano lo stile degli artisti. È  dunque particolarmente interessante osservare la produzione di artisti italiani durante questi anni di cambiamenti, di guerra e di ricostruzione. Diversi artisti, tra cui il piacentino Bruno Cassinari,
prendono parte a gruppi artistici che rispecchiavano e condividevano la polemica antifascista e usavano la pittura come mezzo di denuncia. Il Gruppo Corrente, formatosi nel 1939, rispecchiava il clima di polemica antifascista, utilizzando al pittura poneva accenti sempre in forma metaforica sulla situazione politica del periodo. Gli artisti che nel presero parte furono: Ernesto Treccani, Renato Birolli, Renato Guttuso, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Giuseppe Migneco, Aligi Sassu, Giuseppe Santomaso, Fiorenzo Tomea, Italo Valenti ed Emilio Vedova, e gli scultori Giacomo Manzù, Luigi Broggini, la loro ricerca si concentrò sui soggetti eticamente impegnati che colsero attraverso un realismo deformato dal linguaggio dell’espressionismo. Nell'ottobre 1946 prende vita il Fronte Nuovo delle Arti. Il gruppo ha origine a seguito di una serie di incontri, tenuti a Venezia, tra Emilio Vedova, Renato Birolli, Ennio Morlotti, Armando Pizzinato, Giuseppe Santomaso, Alberto Viani ed alcuni critici tra i quali Giuseppe Marchiori. Il loro obiettivo era quello di recepire anche nell'arte italiana le ultime esperienze europee, superando così  le posizioni allora dominanti nella cultura italiana, tra cui quelle espresse dal movimento di Novecento. In questo Vedova e Birolli proseguono l'esperienza di Corrente, gruppo nel quale ambedue hanno militato prima della guerra.